Ma siamo proprio
sicuri di questo?
La nostra
libertà nello spostarsi da un sito ad un altro è reale o
effimeramente "virtuale"?
Sembrerà una domanda sciocca e senza pretese dal momento che la maggioranza di voi sarà per la risposta affermativa, non sentendosi apparentemente condizionato da nulla se non dai propri interessi e dalle "libere" decisioni nelle ricerche personali. Però, se partissimo proprio da queste, le ricerche intendo, potremmo anche pervenire ad un'altra soluzione.
Chiediamoci
che fa per prima cosa una persona che si addentra, come novizio, in internet.
Sicuramente, sotto delucidanti consigli dei soliti "amici esperti", inizierà
dal canonico motore di ricerca; non ci importa quale, per rispondere alla
nostra domanda, l'importante è convenire che quasi certamente è
sempre così che va. Del resto chi, prima di scegliersi i suoi cari
e frequentatissimi "preferiti", non è passato un cinquantina di
volte almeno per i famigerati motori di ricerca? E continua certamente
a passarci di tanto in tanto?
Sicuramente
la loro funzione è di grande utilità ed il loro utilizzo
è quanto mai indispensabile.
Ma cosa ho
detto? INDISPENSABILE!?!
Allora mi
sa che quest'avverbio vuole e può significare una sola cosa: le
pagine con i motori di ricerca, qualunque essi siano, sono delle tappe
obbligate per tutti gli utenti della rete. Andando più nello specifico
ciò vuol dire che milioni di persone più di una volta, si
sono lasciati "parzialmente" guidare, nella loro navigazione da quello
o quell'altro motore. Certo, ho inserito parzialmente perché pur
sempre l'oggetto della ricerca lo inseriamo noi, ma i risultati, cioè
il vero oggetto della ricerca, il fine di tutto, è sempre e solo
lasciato alla discrezionalità del motore prescelto.
Abbiamo allora dimostrato che anche se inizialmente le nostre scelte posso apparirci libere nel momento in cui nasce la nostra volontà di "ricercare", finiscono per essere condizionate verso risultati comunque non sottoposti al nostro pieno dominio.
Ma abbiamo
dimostrato qualcosa di più; abbiamo individuato in questo apparente
mare senza fine e senza inizio un CENTRO!
Ossia il
così detto punto di partenza.
Tutto ciò
ci induce a diverse considerazioni critiche.
Innanzitutto
la famosa libertà di cui discorrevamo prima, che ci soffia lievemente
accanto quando ci tuffiamo nell'inesplorato mondo delle rete, va ridimensionata
fortemente se non addirittura considerata virtuale( anche questa, sigh!!!).
Infatti l'anarchia,
che apparentemente regna sovrana in internet, è via via surclassata
da un apparente sistema di regole non so quanto siano democratiche. Se
partiamo dall'assunto che in una vera democrazia tutti devono essere uguali
di fronte ad un comune parametro, cioè avere le stesse opportunità
e partire dalle medesime posizioni, questo ormai è inequivocabilmente
distorto in internet.
Se non siete
inseriti in un motore di ricerca siete fuori; se il motore di ricerca per
qualche "motivo" vi rende irrintracciabili siete fuori; se volete rendervi
noti, oltre la schiera di familiari e amici, senza motore di ricerca siete
fuori;
Tutto questo
è un vero e proprio attentato alle nostre libertà!
Se non facciamo
nulla, nel giro di pochi anni saremo inghiottiti e comandati da pochi uomini
che saranno riusciti a monopolizzare i motori di ricerca.
Penso che
ci siano abbastanza motivi di discussione, quindi ora tocca a voi!
Dateci il
vostro parere, proponete le vostre soluzioni, inviateci le vostre idee
in merito. Pubblicheremo il tutto in una apposita pagina a questa collegata
direttamente.
Quindi coraggio e fatevi sentire!!!!